Dino Piovan

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Profilo

Dino Piovan, assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna/Ravenna, ha conseguito
l’Abilitazione Scientifica Nazionale in Lingua e Letteratura Greca nel 2013 e nel 2023, dopo studi
compiuti alle Università di Padova (Laurea in Lettere), di Pisa (dottorato in Filologia e letteratura
greca e latina) e altrove (Istituto Italiano di Studi Storici di Napoli, Ludwig-Maximilians Universität
di Monaco di Baviera, University College London). Si è occupato di oratoria attica, di storiografia
greca, della guerra civile ateniese, di storia della storiografia moderna sul mondo antico, della
democrazia ateniese di età classica e della sua ricezione. Tra i suoi lavori scientifici, l’edizione
commentata di Lisia, Difesa dall’accusa di attentato alla democrazia (2009), e due monografie:
Memoria e oblio della guerra civile (2011); e Tucidide in Europa (2018); inoltre è co-autore di Con
parole alate (2020), un manuale-antologia della letteratura greca in tre volumi, e co-curatore del
Brill’s Companion to the Reception of Athenian Democracy (2021). Ha insegnato materie classiche
al liceo classico come docente di ruolo e greco antico all’Università di Verona come professore a
contratto. È socio ordinario dell’Accademia Olimpica di Vicenza, membro del comitato direttivo
dell’ISTREVI (Istituto storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Vicenza)
e membro del gruppo di ricerca di «Hannah Arendt Center for Political Studies» (Dipartimento di
Scienze Umane, Università di Verona).


Abstract del progetto di ricerca: “Democrazia e leadership in Tucidide”
Il progetto di ricerca si concentra su due temi, diversi ma tra loro collegati. Il primo riguarda come
la democrazia ateniese di epoca classica è stata dibattuta anzitutto dai contemporanei, in
particolare da quegli autori che si possono considerare esemplari per l’influenza che hanno
ricoperto nella teoria politica non solo nel mondo antico ma anche in seguito fino talora ai giorni
nostri (Erodoto, Tucidide, lo Pseudo-Senofonte, le Supplici di Euripide, Platone, Aristotele), e poi,
sulla loro scia, dagli intellettuali greci di epoca ellenistica e romano-imperiale (in particolare
Polibio, Dionigi di Alicarnasso, Elio Aristide); si intende confutare la tesi, spesso sostenuta in
passato, che quella di Atene fosse una democrazia vissuta nella pratica ma priva di una riflessione
teorica.
Il secondo tema riguarda la concezione della leadership in Tucidide; si intende esaminare le
strategie di comunicazione dei politici ateniesi nei discorsi tucididei, anzitutto quelli di Pericle, il
leader che sembra riscuotere i maggiori elogi dello storico e che viene tradizionalmente celebrato
come colui che con le armi della razionalità sapeva controllare il popolo preda delle emozioni.
L’intento è di dimostrare i limiti di questa contrapposizione tra leader/ragione e masse/emotività,
anche alla luce della teoria che valorizza la natura emozionale della leadership (la «primal
leadership» di Goleman, Boyatzis, McKee).