Michele Bellomo

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Profilo

Michele Bellomo è ricercatore a tempo determinato (tipo B) in Storia romana presso l’Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici – dove ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Antichistica nel 2015. Tiene il corso di Storia romana per il corso di laurea in Scienze dei beni culturali e di Roman History per il corso di laurea interateneo (Milano-Venezia) in Ancient Civilizations for the Contemporary World. Nei suoi lavori si è occupato dello studio delle istituzioni politiche e delle magistrature di Roma in età repubblicana, nonché dello sviluppo dell’imperialismo romano tra il III e il II secolo a.C., con particolare riferimento, negli ultimi anni, ai rapporti tra comandanti e soldati e al ruolo dell’esercito nel dibattito politico. Ha pubblicato la monografia Il comando militare a Roma nell’età delle guerre puniche (Stuttgart 2019) e ha curato i volumi Studi di storiografia e storia antica. Omaggio a Pier Giuseppe Michelotto (Roma 2018) e, con Simonetta Segenni, Epigrafia e politica. Il contributo della documentazione epigrafica allo studio delle dinamiche politiche nel mondo romano (Milano 2017). E’ tra i fondatori del Gramsci Research Network, una rete internazionale di studiosi interessati agli scritti di Antonio Gramsci e all’applicazione delle categorie gramsciane per lo studio del mondo antico.


Abstract progetto di ricerca
Roman orators before the troops in the Late Republic and Early Empire

Gli oratori romani di fronte alle truppe nella tarda Repubblica e nel primo Impero”.

Negli ultimi anni, numerosi contributi hanno sottolineato la rilevanza degli aspetti performativi dell’oratoria politica romana per comprendere le dinamiche di potere tra l’élite e l’elemento popolare (Hölkeskamp 2004; Steel-Van der Bloom 2013). Molti di questi studi, tuttavia, risentono di rigide classificazioni dei discorsi in base alle occasioni di pronuncia e ai generi retorici; il risultato è una visione quasi dicotomica tra l’oratore – rappresentante dell’élite al potere – e il pubblico. L’oratoria politica applicata alla sfera militare appare molto meno indagata, e al massimo limitata alla Tarda Repubblica (Pina Polo 1997, Mangiameli 2012). L’oratoria militare ha svolto un ruolo cruciale nell’evoluzione della dialettica politica, poiché il pubblico militare e quello civile erano profondamente interconnessi ben prima dell’ultimo secolo a.C..

Questa parte del progetto proporrà un’analisi dell’oratoria politica romana con riferimento alle sue manifestazioni in ambito militare. Concentrandosi sulla Roma repubblicana e sulla prima Roma imperiale, l’obiettivo principale sarà quello di mettere in luce la pluralità di strategie retorico-performative impiegate dagli imperatori nel loro rapporto con le truppe; e le ragioni, le modalità e le implicazioni attraverso le quali queste strategie venivano trasferite alla sfera civile, dando luogo a scambi bidirezionali tra i due “sistemi”. Tale indagine condurrà in definitiva a (1) problematizzare la tripartizione aristotelica dei generi retorici, facendo luce sull’intrinseca ibridità di tali performance (con l’utilizzo dei più recenti studi sociolinguistici e pragmatici), e (2) a superare la polarizzazione tra le componenti della civitas, evidenziando la “comunicazione bidirezionale” che ha sempre caratterizzato la dialettica politica romana.