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Lucia Cecchet: “The Speech of Athenagoras in Thucydides 6.36–40:  Demagoguery and Democracy in Syracuse”

Abstract

This paper discusses the speech of Athenagoras in Thucydides 6.36–40. Thucydides sketches Athenagoras’ profile based on his knowledge of Athenian demagogues, his (probably scanty) knowledge of the Syracusan opposition to Hermocrates, and his knowledge of Syracusan democracy. I argue, first, that, despite freely composing Athenagoras’ speech, Thucydides does follow the principle of τὰ δέοντα and ξυμπάση γνώμη τῶν ἀληθῶς λεχθέντων that he introduces in his methodological chapter at 1.22.1. Second, that the picture of Syracusan democracy that Athenagoras provides in his excursus on democracy is not simply a mirror of Athenian democracy. The speech contains clues about a specific Syracusan view of democracy, power and leadership, which might also explain why Aristotle defines Syracuse in the period from 466/5 to 413 BC as a πολιτεία (i.e., a mixed constitution, halfway between oligarchy and democracy) and not as a δημοκρατία.

Matteo Barbato: “L’ultimo ostracismo: l’origine comica del complotto contro Iperbolo”

Abstract

L’ultimo caso di ostracismo, che colpì Iperbolo tra il 417 e il 415 a.C., è descritto da Plutarco come l’esito di un patto tra Alcibiade e Nicia, che, seppur rivali, avrebbero unito le loro eterie per espellere il demagogo. Molti studiosi interpretano dunque l’espulsione di Iperbolo come un abuso dell’ostracismo, utilizzandola per spiegare le cause dell’abbandono della procedura. Altri mettono in dubbio la storicità del patto contro Iperbolo, considerandolo un’invenzione di quarto secolo. Analizzando le fonti di Plutarco senza il filtro del biografo, questo articolo sostiene che il complotto avesse origine nella Symmachia di Platone Comico, che avrebbe inventato un’improbabile alleanza tra Alcibiade e Nicia per fornire un aition comico al sorprendente ostracismo di Iperbolo. Sebbene possa risalire a una fonte contemporanea, il resoconto di Plutarco rimane dunque inattendibile e non può essere utilizzato come fonte per comprendere le cause per cui l’ostracismo cadde in disuso.